Non è solo questione di sesso
Al bar la domenica di mattino
caffè, due latti un cappuccino,
al lago, i giochi con le bambine,
la sera pizza e birra tra le vocine.
Se lavoro arrivo alle sette,
i sorrisi delle mie bimbette,
“Adesso io gioco con papà”
“Si un poco poi a tavola si va.”
I cartoni, la pasta al pesto,
mangiare poi a letto presto.
Arriva mamma coi pigiamini
uno con la fata, uno coi delfini.
Un bacione, un finto sorriso
e una lacrima mi riga il viso.
Ha detto che con me è finita
è sua decisione, la sua vita.
Guardo in giro ma non vedo,
futuro deciso ma non credo,
non lo posso immaginare,
naufrago in mezzo al mare.
Solo, vuoto, sul divano
il telecomando in mano.
Gli occhi non vedono,
le orecchie non sentono.
Mi alzerò senza il loro odore
caffè e barba facendo rumore
uscirò da una casa deserta
avrò una ferita sempre aperta.
Finisce il meglio di me stesso,
non è solo questione di sesso.
Sono perso ed intontito
come uomo sono finito.
Telecomando, mano ghiaccia
giornalista, seria la faccia.
Lui ha ucciso e si è tolto la vita.
Non si è tolto nulla. Era già finita.