Questo libro può essere usato in due modi diversi perché ha due anime diverse, una tecnica che ha la sua sintesi nella seconda parte dove il discorso si fa serio, e una più viva, dove si racconta la vita, le avventure, le disgrazie di un gruppo di persone che per loro scelta sono cuochi di mensa.
Non si può veramente capire una situazione se non la si inserisce nel proprio contesto, da cui nasce e che la rende credibile, per questo motivo ti consiglio di leggerlo nella sequenza in cui l’ho scritto. Ho scelto la formula letteraria più vicina possibile al “reality show” per non annoiare.
Io penso che il mio mestiere sia il più bello del mondo. Non ho voluto, per mia scelta, essere un grande Chef con il cappello inamidato: io cucino per la gente, come te e come me; a mio modo di vedere due persone valgono più di una, anche se quella fosse il Re.